John Paul II, Papal Primacy, Second Vatican Council 

Tesi Gregoriana: Serie Teologia 

Uno dei maggiori ostacoli nel cammino verso il ristabilimento della piena unità fra tutti i credenti in Cristo è costituito dal ruolo che il Vescovo di Roma è chiamato a svolgere all'interno della Chiesa.
La prima parte della Tesi è una riflessione di carattere positivo in quanto, analizzando i testi del magistero del Papa, si cerca di individuare gli aspetti essenziali e la forma di esercizio del ministero del Vescovo di Roma, ponendo però attenzione alle differenze che possono riscontarsi nel caso in cui Giovanni Paolo II si rivolga a membri della Chiesa cattolica o ai rappresentanti delle altre chiese cristiane. Inoltre si pone attenzione all'eventuale sviluppo del pensiero del Santo Padre dopo la pubblicazione della Lettera Enciclica "Ut Unum Sint" dedicata all'impegno ecumenico della Chiesa Cattolica.
La seconda parte è una riflessione sistematica dove, alla luce sia del pensiero di Giovanni Paolo II che dei diversi teologi cattolici e non, si affrontano i due maggiori problemi del ministero del Successore di Pietro: il suo potere di giurisdizione e la sua infallibilità cercando di indicare alcuni possibili punti di convergenza fra le diverse prospettive delle varie chiese cristiane. L'ultimo capitolo, recuperando l'antica istituzione del Patriarcato esistente nella Chiesa del primo millennio e ancora oggi viva nelle Chiese cattoliche orientali, propone di redistribuire le competenze del Vescovo di Roma, individuando quelle che gli competono quale Patriarca dell'Occidente e quelle come Pastore universale.